martedì 31 marzo 2009

Disperati o delinquenti?


Disperati o delinquenti. Lo so, se dovessimo ascoltare le notizie dei nostri media sicuramente si opterebbe per l'epiteto delinquneti. Chi viene da fuori è prima di tutto un delinquente, poi uno straniero e forse, solo dopo anni e anni di lavoro nero di umiliazioni e di sfruttamento si può ambire ad essere considerati "quelli la".
Sia ben chiaro, in Italia c'è un problema immigrazione. L'Italia a differenza di altri paesi europei è anche una piattaforma naturale con l'Africa e per questo meno controllabile di altri stati. Di questo bisogna darne atto. Resta il fatto che più si andrà avanti più la situazione peggiorerà. Se anche noi grazie a questa crisi dovremo iniziare a rinunciare a qualcosa come credete che staranno quelli che già vivono peggio?
Sono previsti flussi migratori impressionanti in arrivo dai paesi del cosidetto terzo mondo. E aumenteranno sempre di più. I proclami sulla sicurezza fatti negli anni dai nostri governanti sono solo fumo negli occhi. Se si volesse davvero fare qualcosa nei paesi poveri non ci si dovrebbe mandare l'esercito a tutela spesso di coorporation che quelle zone le saccheggiano. Se volessimo davvero aiutare queste PERSONE dovremmo mandare tecnici, ingegneri, dottori. Dovremmo costruire acquedotti che portano loro l'acqua, infrastrutture. Dovremmo insegnargli ad essere indipendenti. Evidentemente questo agli stati ricchi ed alle coorporation che li governano non interessa. Molto meglio e molto più semplice saccheggiare il Congo dalle sue materie prime ed usare i "delinquenti" come schiavi. Molto meglio e molto più semplice costruire una diga sul fiume Congo (la diga di Inga) per poi portare l'energia eletrica prodotta in Europa. Daltronde credete che le banche che finanziano il progetto abbiano interesse a regalare energia a chi non la può pagare e quindi agli africani? Stessa cosa i vaccini. Le case farmaceutiche fanno campagne pubblicitarie con grandi testimonial, i vip buoni... salvo poi non dare un vaccino anti malaria gratuitamente a chi ne ha bisogno...
Nel nostro mondo la cosa importante è apparire buoni, esserlo è tutto un altro discorso.
Intanto l'accordo da 5 miliardi di euro, che però pagheremo sempre noi, firmato da berlusconi e gheddafi per risolvere il problema degli sbarchi dalla libia funziona alla grande. È di oggi infatti questo articolo.
Come vedete si potranno fare tutti gli accordi che volete. La disperazione e la fame sono più forti di qualsiasi accordo firmato da due capi di stato qualunque. Intanto le mafie e gli schivisti moderni (che molti spesso amano chiamare imprenditori) sono più che felici dei nuovi flussi di "bestiame" in arrivo. Tanto quando qualcuno muore basta fare così. Quando vedrete uno straniero che delinque, perchè molto probabilmente disperato, potete scegliere di fare ciò che avete fatto fino ad oggi e che non ha portato a nulla e cioè arrabiarvi con lui. L'altra opzione è iniziare ad arrabbiarsi con chi questa gente la fa arrivare volutamente, con chi fa delle leggi mostruosamente sbagliate che favoriscono i flussi migranti e rendono impossibile la vita a chi già lavora e ci mette giorni a rinnovare un permesso di soggiorno. Ricordatevi una cosa quando vedrete i politici che parlano di immigrazione. Se sono di destra ricordate che la legge vigente in materia si chiama BOSSI/FINI. Se sentite parlare un politico di sinistra ricordate invece che quando ne ha avuto la possibilità quella legge non l'ha cambiata... un po come per il conflitto di interesse ma questa è un'altra storia...

giovedì 26 marzo 2009

I fascisti sono al governo o no?



Molti dicono che le accuse di fascismo verso alcuni nostri partiti siano infondate. Si crede non ci sia nessuno che realmente vuole fare politica rifacendosi ad un movimento che fu capace di firmare le leggi raziali e di appoggiare la Germania nazista nella seconda guerra mondiale. La stampa spesso si affretta a catalogare i sempre più frequenti atti di intolleranza che si manifestano in Italia verso il diverso, come atti di bullismo giovanile, portati dalla noia e nulla più. Nessuno fa caso al martellamento mediatico che punta sempre e comunque l'indice prima di tutto verso l'etnia della persona, facendo spesso nomi e cognomi, naturalmente fatta eccezzione per gli stessi reati commessi da italiani. Questo è il risultato della politica dell'odio, la politica che divide e non unisce. La politica che divide lo fa per una sola ragione. Un popolo diviso ed impaurito è molto più facile da governare.

Per chi lo avesse dimenticato:
L'apologia del fascismo è un reato previsto dalla legge 20 giugno 1952, n. 645 (contenente "Norme di attuazione della XII disposizione transitoria e finale (comma primo) della Costituzione"), anche detta "legge Scelba", che all'art. 4 sancisce il reato commesso da chiunque «fa propaganda per la costituzione di un'associazione, di un movimento o di un gruppo avente le caratteristiche e perseguente le finalità» di riorganizzazione del disciolto partito fascista, oppure da chiunque «pubblicamente esalta esponenti, princìpi, fatti o metodi del fascismo, oppure le sue finalità antidemocratiche».

Ora vi chiedo, il personaggio che ci rappresenta tutt'ora al Parlamento Europeo, l'uomo che vedete nel video che ho postato, secondo voi sta commettendo il reato di "apologia del fascismo" o sta semplicemente tenendo una normale lezione a dei normali studenti?

A voi la risposta, anche se sarebbe più corretto avere una risposta dai suoi compagni di partito e governo, e naturalmente anche dalla stampa che si guarda bene dal dare queste notizie... chiaro essendo filogovernativa cosa ci si doveva aspettare dalla stampa italiana??!!

mercoledì 25 marzo 2009

In sostegno a Gioacchino Genchi



Ormai sempre più spesso chi fa il suo dovere in Italia viene messo all'angolo. Non servono neanche più gli attentati per farlo. Quando si hanno media ed istutuzioni asservite sotto il proprio controllo diffamare è ancora più facile. Una pasta di "uomini d'onore" che lavora in un'unica direzione: la messa al bando della Repubblica Democratica Italiana a favore di sette massonico/mafioso/economiche. Per questo si deve rispondere positivamente all'appello di Salvatore Borsellino. Di seguito riporterò alcune dichiarazioni ed alcuni articoli riguardanti la solidarietà a Gioacchino Genchi.

Dichiarazione di Gioacchino Genchi:
Cari amici, poco fa mi è stata notificata la sospensione dal servizio dlla Polizia di Stato.
Col provvedimento di sospensione dal servizio mi sono stati ritirati il tesserino, la pistola e le manette.
Il provvedimento è fondato sulla mia replica al giornalista Gianluigi Nuzzi di Panorama, che mi aveva dato del bugiardo su facebook. Il mio amico Marco Bertelli ha ripreso la chat, pubblicandola sul mio blog “Legittima difesa”.
Il senso dello Stato ed il rispetto che ho per le Istituzioni mi impongono di tacere e subire in silenzio.
Sono vicino e solidale con chi in questo momento, probabilmente, è sottoposto a pressioni politiche assai maggiori delle violenze e delle mistificazioni che sto subendo io.
Confermo da cittadino e da poliziotto la mia assoluta stima e subordinazione al Capo della Polizia – Prefetto Antonio Manganelli – che ha adottato il provvedimento di sospensione.
Mi difenderò nelle sedi istituzionali senza mai perdere la mia fiducia nella Giustizia e nelle Istituzioni.
Vi ringrazio di tutto e spero che le mie sofferenze servano al trionfo della Verità ed alla vittoria dei giusti. Un forte abbraccio per tutti quanti mi siete stati e mi sarete vicini! "
Gioacchino Genchi

Appello di Salvatore Borsellino in difesa di Gioacchino Genchi:
"Tenetevi pronti : io, Sonia Alfano e Benny Calasanzio stiamo per lanciare un appello per protestare sabato davanti alle questure di tutta Italia contro il vergognoso provvedimento preso nei confronti di Gioacchino.
Non lo lasceremo massacrare in silenzio, dobbiamo difenderlo finchè è vivo, non piangerlo quando sarà morto, dobbiamo portare davanti a tutti la nostra rabbia o saremo anche noi complici di questo assassinio.
Preparatevi, non è più tempo di parole, alziamo la testa, non accetteremo più che la Giustizia sia calpestata e che prevalga il sopruso nei confronti dei servitori onesti dello stato. Reagiamo ora, subito, o ci elimineranno uno per uno.
RESISTENZA non deve essere solo una vuota parola da scrivere in un blog, deve essere un urlo che si deve levare nelle piazze, davanti ai luoghi del potere, che deve fare tremare le vene e i polsi a chi sta distruggendo il nostro paese, a chi sta rubando il futuro ai nostri giovani."
Salvatore Borsellino

Articolo di Travaglio tratto dall'Unità:
Il vicequestore Gioacchino Genchi, da 20 anni consulente dei giudici in indagini di mafia e corruzione, è stato sospeso dal servizio. Motivo: ha rilasciato interviste per difendersi dalle calunnie e ha risposto su facebook alle critiche di un giornalista. «Condotta lesiva per il prestigio delle Istituzioni» che rende «la sua permanenza in servizio gravemente nociva per l’immagine della Polizia». Firmato: il capo della Polizia, Antonio Manganelli. Se Genchi avesse massacrato di botte qualche no global al G8 di Genova, sarebbe felicemente al suo posto e avrebbe fatto carriera (Massimo Calandri, «Bolzaneto, la mattanza della democrazia»): Vincenzo Canterini, condannato a 4 anni in primo grado per le violenze alla Diaz, è stato promosso questore e ufficiale di collegamento Interpol a Bucarest. Michelangelo Fournier, 2 anni di carcere in tribunale, è al vertice della Direzione Centrale Antidroga. Alessandro Perugini, celebre per aver preso a calci in faccia un quindicenne, condannato in primo grado a 2 anni e 4 mesi per le sevizie a Bolzaneto e a 2 anni e 3 mesi per arresti illegali, è divenuto capo del personale alla Questura di Genova e poi dirigente in quella di Alessandria. Le loro condotte non erano «lesive per il prestigio delle Istituzioni» e la loro presenza è tutt’altro che «nociva per l’immagine della Polizia». Ma forse c’è stato un equivoco: Manganelli voleva difendere Genchi e sospendere Canterini, Fournier e Perugini, ma il solito attendente coglione ha capito male. Nel qual caso, dottor Manganelli, ci faccia sapere.

giovedì 19 marzo 2009

Il "tiro Mancino" di Mr. Nicola







È ufficiale, Luigi De Magistris si candiderà alle elezioni europee di giugno da indipendente con IDV. Non voglio però parlare della scelta che condivido dell'ormai ex magistrato. Vorrei invece parlare delle dichiarazioni del Vicepresidente del CSM Nicola Mancino. Il vicepresidente dichiara, anche giustamente volendo, che nel caso De Magistris fosse eletto, in futuro avendo preso una posizione politica di parte non potrebbe mai rientrare in magistratura, che come ben sappiamo si dovrebbe basare sulla libertà da preconcetti politici di sorta da parte dei magistarti. Fin qui tutto bene e anche condivisibile, almeno per me. Vorrei però che il conflitto di interessi legge/politica che abbiamo in parlamento venisse risolto per tutte quelle professioni che possono in qualsiasi modo influenzare sfere importanti della nostra giustizia. Vorrei anche che si parlasse di tutti quegli avvocati che siedono in Parlamento e parallelamente svolgono due attività. La prima è il mandato di parlamentare dato loro dagli italiani. La seconda, come è spesso accaduto in questi anni, è quella di difensori nei processi di alcuni politici che in parlamento ci mangiano e che spesso cozza con la prima attività, quella di parlamentare. Non serve fare nomi...
Ma una cosa è certa, gli avvocati dei politici che spesso come premio ricevono una poltrona in parlamento, non solo operano sia prima che dopo la legislatura MA ANCHE DURANTE. Quindi Caro Vicepresidente del CSM diciamo le cose come stanno. A voi le lobby fanno schifo... si ma non quelle che vi coprono e vi hanno sempre coperto il culo o quelle di cui fate parte...
Vi suggerisco un articolo del sole 24 ore sulla percentuale di avvocati presenti fra i parlamenari italiani.
Qui l'articolo

martedì 17 marzo 2009

papa ratzinger... non merita la maiuscola



Oggi, se ancora ve ne fosse stato bisogno, abbiamo avuto la conferma che la chiesa romana, quella fatta da chi copre i preti pedofili, da chi discrimina i "sessualmente diversi", da chi scomunica i medici che fanno giustamente abortire una bambina di 9 anni rimasta in stato interessante dopo lo stupro del patrigno, invece di scomunicare il patrigno, è senza ombra di dubbio sempre più lontana dal mondo reale e dalle sue problematiche. Vecchi corvi che predicano male e razzolano male. Vecchi corvi incartapecoriti, che non sanno più dove stia di casa la realtà del mondo in cui vivono.
Personaggi che ormai possono fare proseliti solo fra le classi più bisognose. Possono farlo perchè i disperati si aggrappano a tutto pur di avere una speranza. La chiesa romana approffitta della disperazione altrui per poi arricchirsi alle spalle di costoro. Oggi, ancora una volta, il papa nazinger a bordo del volo papale, in viaggio verso il continente nero, ha rilasciato delle dichiarazioni quantomeno improponibili sul tema AIDS. Le maggiori testate riportano questa sua frase:
"Preservativi non combattono epidemia, aumentano i problemi"
Insomma un po come dire: "Le cinture di sicurezza, non risolvono il problema delle morti negli incidenti stradali, lo peggiorano". Ora fra poco come sempre ci saranno le smentite, le controsmentite e tutto il resto. Resteranno però milioni di cattolici africani che "avendo capito male" seguiranno le indicazioni del papa e verranno contagiati dal virus dell'Aids. Altri morti sulla coscienza della chiesa romana. Una chiesa che, mai come oggi, con i mezzi comunicativi che ha a disposizione per espandere il verbo di Pace ed Amore del Cristo, è stata così lontana dall'idea di Chiesa che Gesù Cristo aveva. Se io fossi credente oggi mi vergognerei dei miei rappresentanti. Per non dimenticare di chi stiamo parlando vi invito a cliccare sui seguenti link per vedere il documentario "Sex crimes and vaticans". Documento sconvolgente sulla copertura da parte del vaticano dei preti pedofili americani.

1a parte
2a parte
3a parte
4a parte

lunedì 16 marzo 2009

C'era una volta il "Senatur"!!!



Voglio aprire questo post con un messaggio distensivo verso tutte le parti politiche che ad oggi continuano a farsi lotta. Lo faccio perchè vorrei che fosse chiaro un concetto. Se ci si guarda intorno, nel panorama politico odierno e passato, si capisce chiaramente che la nostra classe politica è un'oligarchia, un'orgia partitica volta al mantenimento dei suoi privilegi e di chi li favorisce. Figli di politici che fanno i politici, figli di giornalisti che fanno i giornalisti o i politici, regole economiche e dell'impresa che si legano a doppio filo con la politica (voto di scambio e mafia economica), massoneria, servizi segreti deviati e via di seguito. La politica democratica, così come ci insegna la nostra Costituzione, nasce per tutelare e rappresentare in Parlamento i Cittadini e i loro bisogni primari. Noi ci troviamo spesso a discutere di ideali. Ideali di destra e di sinistra. Siamo tutti così impegnati a spiegare alla nostra parte avversa l'idea di democrazia che abbiamo, che non ci siamo nemmeno resi conto che la democrazia in Italia è praticamente scomparsa. Attenzione, poter decidere che auto comprare, con quale delle sette reti televisive informarsi, quale giornale parzialmente libero leggere non vuole dire essere in democrazia. Il princnipio di democrazia si basa sul fatto che siamo tutti uguali, senza se e senza ma. Siamo tutti uguali nel diritto allo studio, siamo tutti uguali nel diritto alla salute, siamo tutti uguali davanti alla legge... tutti a parte quattro italiani meno uguali (vedi lodo alfano). Anni fa ci fu un politico nuovo nel panorama italiano. Un politico che sembrava non aver paura di niente e di nessuno. Uno che se aveva qualcosa da dire non si faceva pregare, anche se questo qualcuno si chiamava Silvio Berlusconi. Ora vi farò leggere un estratto di alcune dichiarazioni del Senatur alias Umberto Bossi. Lo farò non per fare una critica alla Lega, bensì per fare un appello ad un Popolo, quello leghista che seppur a volte un pochino sopra le righe io reputo genuino e gran lavoratore. Attenzione non parlo del leghista imprenditore odierno. Quello che sputa sull'imigrato, salvo poi sfruttarlo nelle sue aziende. Parlo del leghista a cui Bossi si rivolgeva in questi discorsi ormai vecchi di 10 anni. Lo faccio per farvi capire che siamo tutti sulla stessa barca, presi in giro ogni giorno di più. Lo faccio per dire alle persone oneste, senza distinzione di colore, di classe o di regione che Noi Italiani onesti ci dobbiamo unire per mandare a casa questa oligarchia di dinosauri che ci prende in giro e ci ruba la vita, mantenendo il controllo su di noi grazie al divisionismo che hanno creato negli anni. La politica è morta in Italia. Combattiamo prima di tutto per tornare ad avere una Repubblica Democratica, poi quando avremo raggiunto questo obiettivo, potremo tonare a discutere fra di noi della politica vera, la politica di piazza, la politica della gente. Quindi leggete quanto Bossi dichiarò anni fa e capite che sono tutti ugulai, tutti. Leggete e e dopo averlo fatto pensate con chi sta governando tutt'ora Umberto Bossi...

Citazioni da discorsi di Umberto Bossi
Silvio Berlusconi era il portaborse di Bettino Craxi. E' una costola del vecchio regime. E' il piu' efficace riciclatore dei calcinacci del pentapartito. Mentre la lega faceva cadere il regime, lui stava per il Mulino Bianco, col parrucchino e la plastica facciale. Lui e' il tubo vuoto qualunquista. Ma non l'avete visto oggi, tutto impomatato fra le nuvole azzurre?
Berlusconi e' bollito. E' un povero pirla, un traditore del Nord, un poveraccio asservito all'Ulivo, segue anche lui l'esercito di Franceshiello dietro il caporale D'Alema con la sua trombetta. Io ho la memoria lunga. Ma chi e' Berlusconi?
Il suo Polo e' morto e sepolto, la Lega non va con i morti.
La trattativa Lega-Forza Italia se l'e' inventata lui, poveraccio. Il partito di Berlusconi neo-Caf non potra' mai fare accordi con la Lega. Lui e' la bistecca e la Lega il pestacarne.
Berlusconi mostra le stesse caratteristiche dei dittatori. E' un Kaiser in doppiopetto. Un piccolo tiranno, anzi e' il capocomico del teatrino della politica. Un Pero'n della mutua. E' molto peggio di Pinochet. Ha qualcosa di nazistoide, di mafioso. Il piduista e' una volpe infida pronta a fare razzia
nel mio pollaio.
Berlusconi e' l'uomo della mafia. E' un palermitano che parla meneghino, un palermitano nato nella terra sbagliata e mandato su apposta per fregare il Nord. La Fininvest e' nata da Cosa Nostra. C'e' qualche differenza fra noi e Berlusconi: lui purtroppo e' un mafioso. Il problema e' che al Nord la gente e' ancora divisa tra chi sa che Berlusconi e' un mafioso e chi non lo sa ancora. Ma il Nord lo caccera' via, di Berlusconi non ce ne fotte niente. Ci risponda: da dove vengono i suoi soldi? Dalle finanziarie della mafia? Ci sono centomila giovani del Nord che sono morti a causa della droga. A me personalmente Berlusconi ha detto che i soldi gli erano venuti dalla Banca Rasini, fondata da un certo Giuseppe Azzaretto, di Palermo, che poi e' riuscito a tenersi tutta la baracca. In quella stessa banca lavorava anche il padre di Silvio e c'erano i conti di numerosi esponenti di Cosa Nostra.
Bisognerebbe conoscere le sue radici, la sua storia. Gelli fece il progetto in Italia e c'era il buon Berlusconi nella P2. Poi nacquero le holding. Come potra' mai la magistratura fare il suo dovere e andare a vedere dove vengono quei quattrini, ricordando che la mafia quei quattrini li fa con la droga e che di droga al Nord sono morti decine migliaia di ragazzi che ora gridano da sottoterra? Se lui vuole sapere la storia della caduta del suo governo, venga da me che gliela spiego io: sono stato io a metter giu' il partito del mafioso. Lui comprava i nostri parlamentari e io l'ho abbattuto.
Quel brutto mafioso guadagna soldi con l'eroina e la cocaina. Il mafioso di Arcore vuole portare al Nord il fascismo e il meridionalismo. Discutere di par condicio e' troppo poco: propongo una commissione di inchiesta sugli arricchimenti di Berlusconi. In Forza Italia ci sono oblique collusioni fra politica e omerta' criminale e fenomeni di riciclaggio. L'uomo di Cosa Nostra, con la Fininvest, ha qualcosa come 38 holding, di cui 16 occulte. Furono fatte nascere da una banca di Palermo a Milano, la banca Rasini, la banca di Cosa Nostra a Milano.
Forza Italia e' stata creata da Marcello Dell'Utri. Guardate che gli interessi reali spesso non appaiono. In televisione compaiono volti gentili che te la raccontano su, che sembrano per bene. Ma guardate che la mafia non ha limiti. La mafia, gli interessi della mafia, sono la droga, e la droga ha
ucciso migliaia e migliaia di giovani, soprattutto al Nord. Palermo ha in mano le televisioni, in grado di entrare nelle case dei bravi e imbecilli cittadini del Nord.
Berlusconi ha fatto cio' che ha voluto con le televisioni, anche regionali, in barba perfino alla legge Mammi'. Molte ricchezze sono vergognose, perche' vengono da decine di migliaia di morti. Non E' vero che "pecunia non olet". C'e' denaro buono che ha odore di sudore, e c'e' denaro che ha odore di mafia. Ma se non ci fosse quel potere, il Polo si squaglierebbe in poche ore.
Incontrare di nuovo Berlusconi ad Arcore? Lo escludo, niente piu' accordi col Polo. Tre anni fa pensarono di farci il maleficio. Il mago Berlusconi disse: "Chi esce dal cerchio magico, cioe' dal mio governo, muore". Noi uscimmo e mandammo indietro il maleficio al mago. Non c'E' marchingegno stregato che oggi ci possa far rientrare nel cerchio del berlusconismo. Con questa gente niente accordi politici: E' un partito in cui milita Dell'Utri, inquisito per mafia.
La Padania chiede a Berlusconi se e' mafioso? Ma e' andata fin troppo leggera. Doveva andare piu' a fondo, con quelle carogne legate a Craxi. Io con Berlusconi saro' il guardiano del baro. Siamo in una situazione pericolosa per la democrazia: se quello va a Palazzo Chigi, vince un partito che non
esiste, vince un uomo solo, il Tecnocrate, l'Autocrate. Io dico quel che penso, lui fa quel che incassa. Tratta lo Stato come una societa' per azioni.
Ma chi si crede di essere: Nembo Kid?
Ma vi pare possibile che uno possiede 140 aziende possa fare gli interessi dei cittadini? Quando quello parla, fatevi una risata: vuol dire che va tutto bene, che non e' ancora riuscito a mettere le mani sulla cassaforte. Bisogna che Berlusconi-Berlusca-Berluskaz-Berluskaiser si metta in testa che
con i bergamaschi io ho fatto un patto di sangue: gli ho giurato che avrei fatto di tutto per avere il cambiamento. E non c'e' villa, non c'e' regalo, non c'e' ammiccamento che mi possa far cambiare strada. Berluscoso deve sapere che dalle nostre parti la gente e' pronta a fargli un culo cosi':
bastano due secondi, e dovra' scappare di notte. Se vedono che li ha imbrogliati, quelli del Nord gli arrotolano su le sue belle ville e i suoi prati all'inglese e scaraventano tutto nel Lambro.
Berlusconi, come presidente del Consiglio e' stato un dramma. Quando e' in ballo la democrazia, a qualcuno potrebbe anche venire in mente di fargli saltare i tralicci dei ripetitori. Perche' lui con le televisioni fa il lavaggio del cervello alla gente, col solito imbroglio del venditore
di fustini del detersivo. Le sue televisioni sono contro la Costituzione.
Bisogna portargliele via. Ci troviamo in una situazione di incostituzionalita' gravissima, da Sudamerica. Un uomo ha ottenuto dallo Stato la concessione delle frequenze tv per condizionare la gente e orientarla al voto. Non accade in nessuna parte del mondo. E' ora di mettere fina a questa vergogna. Se lo votate, quello vi porta via anche i paracarri. Se cade Berlusconi, cade tutto il Polo, e al Nord si prende tutto la Lega. Ma non lo faranno cadere: perche' sara' pure un figlio di buona donna, ma e' il loro figlio di buona donna e per questo lo tengono in piedi.
Ma il poveretto di Arcore sente il bidone forzitalista e polista, il partito degli americani, gli va a scatafascio. Un massone, piduista come l'arcorista e' sempre stato un problema di "Cosa Sua" o "Cosa Nostra". Ma attento, Berlusconi: ne' mafia, ne' P2, ne' America riusciranno a distruggere la nostra societa'. E lui alla fine avra' un piccolo posto all'inferno, perche' quello li' non se lo pigliano nemmeno in purgatorio. Perche' e' Berlusconi che dovra' sparire dalla circolazione, non la Lega. Non siamo noi che litighiamo con Berlusconi, E' la storia che litiga con lui.

giovedì 12 marzo 2009

Giovani "maroni" crescono...



È di oggi la notizia riportata da più quotidiani che un giovane disabile 30enne è stato pestato a Pordenone da alcuni individui molto forti e pieni di ideali che al grido di "andiamo a dare una lezione ai froci del bronx", sono partiti per la loro scorazzata serale (per fortuna che non sono stati incrociati dalle ronde)...
Naturalmente a differenza del prendi il mostro straniero e sbattilo in prima pagina, come si fa di solito, le testate giornalistiche in questione si sono ben guardate dal pubblicare i nomi di questi tre coraggiosi maschi padani. Attenzione non stiamo parlando di tre ragazzini di 15 anni. Ragazzini annoiati, come sono stati chiamati quelli che poco tempo fa diedero fuoco ad un senza tetto. Qui si parla di tre individui di 21, 22 e 43 anni.
Il ragazzo in questione aveva sul groppone come unica colpa, quella di aver delle tendenze sessuali non consone, oltre naturalmente all'aggravvante della disabilità che lo ha colpito anche grazie ad un'altra aggressione avvenuta per gli stessi motivi nel 2002, e questo per il macho italico/padano è inaccettabile.
Quello che stiamo vivendo da qualche tempo a questa parte è la completa inidirizzazione del nostro pensiero verso la paura del diverso, verso la soluzione dei problemi che mai sono provocati dai nostri comportamenti menefreghistici, ma sempre dalle altre persone. La colpa è sempre degli altri e mai nostra. Uno stillicidio continuo, portato avanti sia dalle forze politiche, che in qualche modo devono giustificare la loro campagna elettorale basata sulla (in)sicurezza, sia dal vaticano che raramente condanna atti di questo tipo, ed anzi, come spesso accade, li fomenta con le sue dichiarazioni fuori luogo. Ebbene, perchè tutto questo ha a che fare con il ministro maroni? Semplice. Leggete i vari articoli che parlano del pestaggio. Si evince che la piazza in cui avvene il fatto era al momento dell'accadimento piena di persone che sarebbero potute intervenire ma che purtroppo non lo hanno fatto. Quindi cosa chiediamo a fare l'utilizzo della ronda pubblica se i veri e principali problemi rimangono sempre e comunque l'indifferenza, il menefreghismo e l'ignoranza di un popolo che ormai viene governato con l'utilizzo della paura? Un popolo mantenuto e cibato di ignoraza da tutti i media che la classe politica (tutta) comanda. La verità è che in casi come questo si capisce quanto stiamo tornando indietro e quanto sia pericolosa la strada che stiamo imboccando. Se neanche una piazza piena di persone riesce ad intervenire in casi come questi, cosa ci fa pensare che delle ronde fatte da casalinghe ed operai possano aiutare a risolvere il problema della sicurezza in Italia. E poi, sempre che ci sia un problema sicurezza come lo intendono i nostri governanti...
La verità è che tutto viene strumentalizzato e basterebbe che ogni cittadino fosse rispettoso delle leggi e del sistema, diventando lui stesso una mini ronda che controlla se stesso. Ma chi per primo dovrebbe darci l'esempio ad essere rispettosi e cioè i nostri politici non lo sta facendo. Le ronde, questi ragionamenti demogogici, sono la sconfitta dello stato che non è più, o meglio, non vuole più controllare e dare sicurezza ai suoi cittadini. Cioè, fatemi capire ci sono quelli a favore delle ronde che sono felici del fatto che lo Stato, essendo assente e falsamente impotente ti dice: bene caro da stasera puoi andare a difenderti da solo, organizzati, noi abbiamo cose più importanti da fare...
Non è possibile accettare una cosa del genere. Non è possibile che io dopo una giornata di lavoro per le mancanze del mio stato debba lavorare anche la sera, mettendo a rischio la mia vita e quella di altre persone. Non è possibile che il ministro maroni dichiari un giorno che dobbiamo essere più cattivi e il giorno dopo che non vuole comportamenti da rambo nelle ronde...
Non è più possibile farsi prendere in giro da gente che dice tutto e il contrario di tutto. Gente che ha giurato sulla nostra Costituzione ma che poi dichiara che col tricolore ci si pulirebbe il culo.
Un bell'andate a fare in culo non ve lo toglie nessuno.

mercoledì 11 marzo 2009

FALSI MORALISMI



L'Italia è il paese dei falsi moralismi. Un paese in cui chi predica i valori della famiglia ne ha due o tre sparse sul territorio...
Sicuramente questo è dovuto alla pesante presenza dello stato vaticano. I politici infatti sono soliti alla prostituzione della loro laicità pur di avere qualche voto cattolico in cambio. Nulla contro i cattolici o contro altre religioni. Io rispetto la nostra Costituzione che prevede la libertà di religione, come però anche la insindacabile laicità dello Stato. Non posso quindi rispettare chi fa uso della religione e delle battaglie moralistche per accaparrarsi quei voti a cui altrimenti non arriverebbe. Persone fedeli alla famiglia, persone come l'Onorevole Mele che però viene poi trovato in un hotel con squillo di lusso e cocaina a fiumi. Oppure persone come Casini, Fini o Berlusconi che difendono la famiglia cattolica salvo poi essere divorziati. Sia ben chiaro ognuno è libero di fare ciò che vuole della sua vita. Però non è possibile che questi vengano da noi a dirci quale è il modo giusto di comportarsi in ambito famigliare. Poi arrivano i buoni samaritani. Quelli delle battaglie ad internet, per tutelare i nostri figli dall'imorale rete che corrompe e porta sulla brutta strada..

Arriva infatti una nuova proposta di legge dell'On. Carlucci che dopo Levi, Cassinelli e D'Alia si ripropone di salvare noi povere ed inconsapevoli vittime da internet. Come? Ma naturalmente regolamentanolo. La verità è che questi qui sono furbi e scaltri ed hanno capito che in rete le notizie te le cerchi e non te le possono dare in pasto loro con i loro mezzi di comunicazione corrotti. Internet è sicuramente un luogo in cui bisogna avere gli anticorpi. È un mezzo da usare con cautela ma è innegabile che sia la patria virtuale della libertà di pensiero. Se la Società italiana oggi è ridotta così è anche colpa di un media che aliena e svia l'attenzione dai veri problemi. La TV. Quella si che dovrebbe essere regolamentata. La Tv della violenza, dei reality, la Tv dei falsi tg, dei falsi miti, delle tette e dei culi a tutte le ore, delle pubblicità subliminali rivolte ai bambini che non possono difendersi, delle pubblicità invasive dei farmaci, delle auto e delle banche. La TV che dice di fare tutto quello che in realtà non si dovrebbe fare,la TV del consumismo quando abbiamo già consumato tutto. Nessuno si sogna di dire che la TV è da regolamentare, che non sono utli 24 ore su 24 di trasmissioni. Sapete perchè nessuno dice che la TV è da regolamentare? Semplice, perchè è il loro mezzo di propaganda primo. Un mezzo che viene usato per distrarci, per confonderci, per renderci insicuri ed impauriti PER FARCI DESIDERARE LE LORO VITE E SCORDARCI LE NOSTRE!!!

La soluzione è una e semplice. Guardarla il meno possibile o meglio ancora, fino a quando i padroni saranno quelli che sono ora non guardarla proprio.

P.S: non dimenticate anche internet lo si scruta da un monitor e la vita vera è FUORI non davanti ad un monitor. Qualsiasi tecnologia va usata ponderatamente altrimenti si rischia noi di diventare servitori della tecnologia.

martedì 10 marzo 2009

Stato di Polizia!!??



Quello che mi chiedo è, a che punto vogliamo arrivare? Davvero le forze dell'ordine servono per la tutela e la sicurezza dei cittadini onesti o ormai sono solo il braccio violento di una casta che inizia a non sapere più come difendersi da proteste sempre più frequenti?

Le forze dell'ordine in Italia subiranno da qui ai prossimi tre anni tagli per 3 miliardi di Euro.

Le macchine della Polizia di Stato spesso sono senza benzina, gli agenti iniziano a non avere più i mezzi per svolgere in modo decoroso la loro attività di vigilanza.

Eppure noi cittadini, nell'ultimo anno abbiamo visto che, seppur le forze dell'ordine dovrebbero comprendere la nostra disperazione e la nostra rabbia, perchè anche loro stanno subendo ogni tipo di angheria e di inganno da questo stato corrotto, continuano imperterrite a manganellare ogni qual volta ve ne sia la possibilità. Manganellano manifestanti inermi, come successe in Campania durante la crisi dei rifiuti.
Managanellano studenti che non fanno altro che applicare il loro diritto costituzionale a manifestare. Manganellano lavoratori che vogliono far sentire la loro voce ad uno stato che non li ha mai ascoltati, e che è stato sempre e solo capace a rimpinguare le tasche dei grandi gruppi commerciali e di privati ben noti, e mai dei suoi cittadini.

Ne ho viste tante di botte. Per vederle senza manipolazioni o strumentalizzazioni però, si devono cercare i video e le storie di queste aggressioni in internet. Si devono cercare in rete perchè purtroppo ormai i mezzi di informazione tradizionali, le tv e la stampa sono asservite a quella casta che li lascia sopravvivere cibandoli delle sue briciole. Una Stampa che non racconta più, ma che ormai si limita a riportare quello che il politico di turno passa, come un pizzino in stile mafioso, al direttore di giornale.

Come prima cosa vorrei che le forze dell'ordine che si recano ai controlli delle manifestazioni siano ben individuabili come dovrebbe essere. Devono avere casco e scudo numerati. Devono essere facilmente rintracciabili in caso di contestate violenze sui cittadini. In fondo un tutore delle forze dell'ordine prima di essere tale è sempre un cittadino della Repubblica italiana e come tale dovrebbe rispettare chi lo paga, lo rispetta e chiede il suo aiuto, e non sentirsi superiore perchè porta una divisa.

Abbiamo visto lo scandalo internazionale (perchè è stato uno scandalo internazionale) del processo farsa per i fatti del G8 di Genova. Praticamente però, mai ho visto atti di indignazione popolare. Le persone, il cittadino, sono ormai in balia dell'informazione pilotata. C'è addirittura gente che quando vede questi eventi dice che se le meritano le manganellate questi operai... che andassero a lavorare...

Fate caso alle interviste che i videogiornali ci propinano. Mai una domanda, solo microfono di fronte e dichiarazione del politico di turno che purtroppo spesso è Gasparri...

Non siamo più in grado di distinguere. Non ci danno più i mezzi per distinguere. Regna la confusione. Noi siamo spaventati da questa crisi e ci stiamo affidando per una soluzione ai nostri carnefici, a quelle stesse persone che fin qui ci hanno portato.

Siamo in una condizione in cui cane mangia cane, in cui il povero ruba al povero.

Noi dobbiamo essere uniti oltre le ideologie, oltre gli schieramenti politici. Noi abbiamo prima di tutto il forte dovere a riportare lo Stato di Diritto in Italia.

Abbiamo tutti gli stessi diritti e se non vi siete accorti che da anni non è più così, allora vuol dire che c'è qualcosa di profondamente sbagliato nella nostra Società.

lunedì 9 marzo 2009

Emergenza stupri (ma sarà vero?)



A PROPOSITO DELLA NUOVA EMERGENZA STUPRI...

Invito a fare una riflessione. Se la società maschile italiana è così brava, buona, premurosa e senza macchia (a differenza di quella rumena di cui tanto si parla ora), mi si spieghi, come mai per tutelare il sesso debole dobbiamo addirittura avere un ministero delle pari opportunità? Un ministero affidato ad una di quelle donne che sono state solo capaci di vendere, in un modo o nell'altro, il proprio corpo, donne che non fanno di sicuro onore ad una categoria che io ritengo di gran lunga superiore a quella dell'uomo. Perchè far credere alle donne che l'unica cosa che hanno è l'apparenza fisica? Forse perchè l'uomo sa perfettamente quanto la donna sia meglio? Credo di si.

Perchè addirittura si è dovuta creare una legge antistalking (tradotto anti molestie telefoniche, come faranno senza le intercettazioni...???) di cui le donne sono vittima?

Per non parlare del mobbing a cui tantissime donne sono sottoposte sul posto di lavoro da italiani ben vestiti, solitamente già padri di famiglia?

La violenza è di vari tipi e finchè ci saranno a rappresentare il sesso femminile donne come la carfagna, la carlucci, le varie veline di turno, donne che accettano il machismo, purtroppo sarete sempre svilite. La vostra intelligenza raramente sarà presa in considerazione, ed il fatto che ci siano donne come loro a rappresentanza della categoria darà al macho italiano il via libera per poter continuare sulla strada indicata dal modello Berlusconiano e intrapresa fino ad oggi.

Donne ribellatevi alle vostre pari che vi sviliscono. Voi siete il futuro, l'uomo ha fallito, lo dice la storia passata e presente.

Ci vorrebbe un sano ritorno al femminismo di massa, io sono per il potere alle donne.

Questa è una di quelle soluzioni semplici che mi prendo la briga di proporre.

Il Parlamento Italiano deve essere sovvertito. Si dovrebbe discutere di quote azzurre, altro che quote rosa!!!

W le donne.

P.S: un piccolo post scriptum, doveroso a ricordo che ciò che raccontano i media per indirizzare il pensiero delle persone verso le manovre governative non è la verità. Sicuramente in Italia abbiamo un grave problema immigrazione. Sicuramente ci sono da fare nuove regole e sicuramente siamo un popolo che inizia a tendere al razzismo (grossa colpa dei media). Si devono però ricordare al governo attuale alcune cose molto importanti.

1) Le espulsioni in Italia (checcè ne dicano i nosri governanti attuali) non sono aumentate rispetto ai governi precendeti. Chiedere in Veneto agli imprenditori del riccho nordest o nel sud ai camorristi dell'agricoltura se la manodopera in nero straniera è calata o aumentata...

2) Ricordiamo al governo attuale che la legge che attualmente regola i flussi immigratori si chiama BOSSI/FINI...

3) Gli stupri commessi da stranieri (che con un controllo più rigoroso dell'immigrazione da parte di forze dell'ordine con i fondi tagliati, giustemente remunerate, e non dalle ronde, forse non sarebbero avvenuti) sono una percentuale minima in confrnto agli stupri ed alle violenze commesse fra le mura domestiche (circa il 70% totale delle violenze) delle educate famiglie italiane. La differeza sta nel fatto che appena un rumeno, o uno straniero in generale commette un reato, viene subito ripreso dai media corrotti, mentre il machismo italiano viene costantemente tralasciato. Anzi, spesso il nostro premier ha dato dimostrazione di praticarlo con le sue dichiarazioni che non fanno altro che svilire le donne... per non parlare del celodurismo dei leghisti...

Ripeto, VIVA LE DONNE.

venerdì 6 marzo 2009

Come un Bonobo



Questo è il primo post che pubblico sul mio blog che ho voluto intitolare ad una specie di primate. Questa particolare specie di primate si chiama bonobo.
Il bonobo vive in una società prettamente libera da pregiudizi di sorta. A differenza di molte comunità, quella dei bonobo non ha capi o capetti e soprattutto non è una società maschilista anzi, è matriarcale.
Osservando i bonobo si è scoperto che nelle loro comunità non esistono sopraffazioni fatte da chi è più forte e possente, come invece accade nel mondo animale di cui anche noi facciamo parte. I bonobo hanno scelto un'altra strada. Loro sono liberi, allegri e pacifici. Per fare questo i bonobo hanno collaudato una tecnica efficacissima per risolvere i loro conflitti e le loro tensioni di ogni genere: riderci sopra facendo l'amore.
Questo però non vuole essere un blog che parla di bonobo, ve ne sono molti in rete, e se siete interessati alla vita di questi simpatici primati basta che facciate una ricerca per farvi una cultura su di loro.
Ho solo voluto prendere da loro uno spunto per far capire che a volte le soluzioni che possono sembrare complicate sono invece semplici. Io mi prefiggo di fare questo. Provare, nel mio piccolo, a trovare una via più semplice per poter vivere in pace, nel rispetto del prossimo e dell'ambiente in cui viviamo.