mercoledì 27 gennaio 2010

Il giorno della memoria


Oggi 27/01/2010 è il giorno della memoria. Oggi si ricordano le vittime innocenti dell'olocausto nazista e ricordiamolo pure fascista. Regime quello fascista, che approvò le leggi razziali. Leggi avallate anche dal vaticano, in silenzio senza reagire. Oggi a quasi 65 anni dalla fine della seconda guerra mondiale voglio unirmi anche io alla commemorazione delle vittime dell'olocausto. Voglio unirmi alle parole ed agli appelli accorati alla tolleranza, nella speranza che cose del genere non accadano mai più. Non volendo che queste cose accadano più, ed essendo il giorno della memoria un momento di riflessione, voglio però ricordare a chi oggi sfilerà, ricorderà, parlerà in onore di, che sarebbe ora di cambiare le cose. Voglio ricordare che mentre ci si addobberà per partecipare a cerimonie di commemorazione perchè certe cose non accadano più, in alcune parti del mondo, oggi, adesso, ci sono vite che si spezzano anche a causa nostra. Tanto bravi a commemorare e poco bravi a cambiare. Oggi a Patrasso ci sono profughi afgani, spesso giovanissimi, che rischiano la vita per scappare da un conflitto inutile. Persone ignorate, anche se come profughi avrebbero diritto di asilo politico. Come loro tanti africani che anche in questo momento rischiano la vita per arrivare sulle coste della ricca Europa o almeno di quello che resta della ricca Europa. Il 70% di queste PERSONE scappa da conflitti tribali in cui, nella maggioranza delle volte, sono coinvolte forze armate occidentali che appoggiano questo o quel regime per approvigionarsi le risorse di questo o quel paese. Un esempio su tutti: il Congo. Questi africani spesso finiscono nei C.I.E. in Libia, e spesso vengono lasciati morire di stenti, anche se avrebbero diritto all'asilo. Non si può inoltre non ricordare, ad un anno dall'operazione israeliana "piombo fuso", che in questo momento ci sono circa UNMILIONETRECENTOMILA palestinesi costretti a vivere in una città lager. Senza possibilità di avere acqua potabile, elettricità e medicinali. Senza la possibilità di poter ricostruire ciò che gli è stato tolto in uno dei luoghi più densamente abitati del pianeta. E come queste, altre mille guerre dimenticate perchè troppo lontane dai pozzi di petrolio o dai gasdotti. Ecco. oggi nel giorno della memoria voglio ricordare tutti gli innocenti che per una ragione o per l'altra vengono dimenticati e lasciati al loro destino. Credo che se le vittime dell'olocausto potessero essere qui con noi, sarebbe questo che vorrebbero e non celebrazioni. Vorrebbero che le atrocità commesse su di loro non venissero più inferte a nessuno. Speriamo che se ne rendano conto anche i commemoratori di professione.