martedì 30 giugno 2009

Viareggio è l'Italia


Uno dei modi migliori per misurare il grado di civiltà di un paese è quello di guardare la sua rete di trasporti. In particolar modo si deve guardare il rapporto qualità-prezzo. Voi cosa ne dite? Autostrade con cantieri aperti da 30 anni regalate a privati che gli unici lavori puntuali che fanno sono quelli di incrementare il prezzo del pedaggio e i prezzi dei beni di consumo negli autogrill di loro propietà. Ferrovie allo sfascio in cui pendolari ridotti a sardine devono lottare per un posto a sedere contro zecche e scarafaggi in tratte da un'ora di percorrenza che spesso si tramutano in odissee di ore. Compagnia aerea di bandiera svenduta, non più funzionale ma che tutt'ora ha una delle tratte più care al mondo (Milano-Roma). Debiti agli italiani e profitti agli amici imprenditori. Capitalismo all'italiana. I risultati di questo sfascio chi li paga? Li paghiamo noi, spesso con la nostra vita. Siamo la nazione in Europa con il maggior numero di decessi in incidenti stradali. Negli aereoporti e nelle stazioni il pernottamento forzato è ormai un'usanza obbligata. Abbiamo un incidente ferroviario grave almeno una o due volte l'anno. Pochi giorni fa c'era stato un incidente ferroviario, per fortuna non con le conseguenze dell'incidente di Viareggio. In contrapposizione a tutto ciò abbiamo l'alta velocità che ci costerà circa 10 volte in più che negli altri paesi, e che sarà ad appannaggio di pochi eletti. Abbiamo voli di stato per gli amici e le amichette. Abbiamo politici che non pagano il prezzo del biglietto in treno, in aereo e su tutti i mezzi di trasporto pubblici che comunque non utilizzano mai perchè tanto usano le auto blu come fossero loro, per commissioni personali. Abbiamo mezzi di informazione che si limitano a fare la cronaca delle tragedie senza mai informare da cosa sono realmente causate queste tragedie. Avremo alti dirigenti che non pagheranno ma che anzi verranno promossi o prenderanno buonuscite milionarie. In una parola sola abbiamo l'Italia.

martedì 23 giugno 2009

Un "uomo" incorruttibile...



La rete ha memoria. Quella memoria che in tutti questi anni noi abbiamo perso. Naturalmente buona parte della colpa di tutto ciò è nostra. Assumiamoci le nostre responsabilità per aver permesso tutto questo e rimbocchiamoci le maniche. Divulghiamo la verità. Guardate il video e dopo leggete.

Ecco cosa diceva Augusto Minzolini, oggi Direttore del TG1, il 29 Ottobre 1994 dopo tangentopoli:

"Le smentite a ripetizione rivelano solo che abbiamo una classe politica nuova che non ha ancora assimilato il fatto che un politico è un uomo pubblico in ogni momento della sua giornata e che deve comportarsi e parlare come tale. Il rinnovamento del Parlamento italiano è un fenomeno anche sociologico di cui la stampa deve dare conto: io non dimentico mai che il mio referente è il lettore e non il politico e che il mio compito è quello di rappresentarlo come è senza mediazioni". Rappresentarlo anche nei suoi aspetti privati? E' giusto frugare nella vita intima di chi ci governa, è utile? "Quattro anni fa, e cioè in tempi non sospetti, scrissi che la nomina di Giampaolo Sodano alla Rai nasceva dai salotti di Gbr, la televisione di Anja Pieroni. Oggi penso che se noi avessimo raccontato di più la vita privata dei leader politici forse non saremmo arrivati a tangentopoli, forse li avremmo costretti a cambiare oppure ad andarsene. Non è stato un buon servizio per il paese il nostro fair play: abbiamo semplicemente peccato di ipocrisia. Di Anja Pieroni sapevamo tutto da sempre e non era solo un personaggio della vita intima di Craxi. La distinzione fra pubblico e privato è manichea: ripeto, un politico deve sapere che ogni aspetto della sua vita è pubblico. Se non accetta questa regola rinunci a fare il politico".
Augusto Minzolini
Qui trovate l'articolo intero.

giovedì 18 giugno 2009

Non è colpa mia se oggi gioca l'Italia!!!


L'Italiano medio di solito, con famiglia e figli, si reca tutte le domeniche in chiesa. Dopo la santa messa c'è la partita di pallone. Di sera una bella spaghettata o una pizza mentre si guarda il posticipo della partita di pallone e, a tarda sera, ci si gusta lo speciale sul campionato di pallone.
Durante la settimana invece si guarda porta a porta, matrix, ballarò e annozero. Si litiga su questo o quel governo a seconda della squadra di calcio a cui si appartiene... pardon a seconda del partito politico a cui si appartine (perchè se ancora non lo avete capito noi gli apparteniamo), si parla di plastici e di facce di plastica e tutti sembrano essere interessati ed indignati, ma nulla cambia. Galleggiamo nella nostra stupidità ed ignoranza credendo che delegare a questo o a quel partito le cose prima o poi possano cambiare. Ci affidiamo ad altri per salvare noi stessi. Sta provando ad aiutarci anche la stampa estera ma pare che pure loro siano stati corrotti da qualcuno per sparlare dei nostri governi...

Se sentite parlare un italiano qualsiasi in un bar qualsiasi a volte la colpa di tutto questo galleggiare è dei comunisti a volta è dei fascisti altre volte è di Niribu. Mai una volta che sia colpa degli italiani che questa gente continuano a votare. Mai che sia colpa di chi parla senza fare o fa senza pensare. Siamo come i criceti che corrono nella loro ruotina. Ci lamentiamo solo quando siamo al limite. Se manca l'acqua o il cibo. Proponiamo rivoluzioni ma poi invece di farle ed uscire dalla gabbia ci facciamo corrompere per un pochino d'acqua nuova (dal rubinetto arrugginito) e qualche pezzo marcio di lattuga... e poi via a correre sulla ruota...sempre che non ci sia la partita di pallone...
Essere italiani è bello perchè vuol dire non avere mai colpe. La colpa è sempre degli altri.
Pensa che fortuna che abbiamo... per esempio ad essere stati iraniani oggi con un dittatore al governo avremmo dovuto scendere in piazza per far sentire la voce del popolo, ma sai che palle!!! Non possiamo mica perderci la confederation cup...eccheccazzo!!!

martedì 9 giugno 2009

La crisi economica c'è. Lo dice Kakà...


Vi sembrerà strano che parli di calcio, ma questa è una notizia che se analizzata da un punto di vista non sportivo è molto interessante. Queste sono le prime dichiarazioni rilasciate alla stampa da Kakà, l'orami ex fuoriclasse del Milan alle testate giornalistiche:

Colpa della crisi. Kakà ha scelto di parlare solo dopo l'annuncio ufficiale. "La mia intenzione era quella di continuare nel Milan - ha spiegato - ma la crisi economica ha colpito molto le società di calcio, principalmente quelle come il Milan. Ho quindi parlato con il club rossonero e siamo giunti alla conclusione che la cosa migliore per tutti era il mio trasferimento. I miei vincoli professionali con il Milan sono finiti, ma il vincolo affettivo non finirà mai. Il Milan non aveva mai vissuto una crisi come quella che sta attraversando adesso e ha dovuto fare questo sacrificio, credo che il club non abbia alcuna colpa. Comprendo perfettamente bene la posizione del Milan". Kakà ha negato che la sua scelta sia derivata da una questione monetaria ," perché ho ricevuto offerte superiori", ha detto riferendosi alle avances invernali del Manchester City. Articolo intero qui.

L'orami ex presidente di Kakà, che è ancora presidente di tutti gli italani, dichiara che fra le cause della flessione del suo partito alle Europee ci sia anche la partenza di Kakà che avrebbe fatto infuriare migliaia di elettori rossoneri. Che dire. Io una volta ogni tanto sono daccordo con il premier. Ha perfettamente ragione. Infatti è per questo che l'annuncio della partenza del fuoriclasse è stato ritardato a dopo le elezioni, non è mica scemo il premier. Gli italiani che sono andati a votare e che ancora lo faranno in futuro si meritano i governi che hanno avuto, che hanno e che avranno negli anni a venire. Siamo una nazione nel pallone che regala il voto per questioni calcistiche quando ci va bene. Quando ci va male lo si regala per una busta della spesa perchè la crisi non c'è... o meglio non c'è per noi, che come dice il premier dobbiamo continuare a spendere e a pensare positivo, ma c'è per lui, come anche Kakà ha affermato, che invece di spendere può tranquillamente incassare... il Milan nel frattempo dopo l'addio di Maldini si butta a capofitto nel mercato. Si parla di un difensore dal grande nome... Cesare Maldini... sapete con i tempi che corrono risparmiare è d'obbligo (non per noi naturalmente).

Il mio consiglio ai politici italiani è di prendere esempio da berlusconi. La politica di piazza in Italia è finita. Ora i comizi vanno fatti negli stadi prima del fischio di inizio... e buon campionato a tutti.

mercoledì 3 giugno 2009

Bollettino parrocchiale...



Voglio dare voce sul mio blog a Franco Scarmoncin, parroco di Mandriola comunità del comune di Albignasego. Nessuna testata giornalistica fino ad ora si è occupata di questo sfogo. Non che ci aspettassimo qualcosa di diverso dalla stampa italiana... Riporto dal bollettino parrocchiale del 20 maggio che potete scaricare nella versione integrale qui.

La gente è invitata a tirare la cinghia e a fare sacrifici, mentre i politici, i responsabili delle Ferrovie, dell'Enac (ex Alitalia), della Banca d'Italia, delle grandi Aziende nazionali, i parlamentari europei, gli amministratori pubblici se la passano alla grande.

Il Capo del Governo in questi giorni ha autorizzato l'acquisto di 131 nuovi caccia bombardieri per una spesa complessiva di 13 miliardi di euro... perché deve farsi bello di fronte al mondo: siamo anche noi una 'temibile potenza bellica.

Per novembre il Presidente Berlusconi farà il miracolo di dare a tutti i terremotati una nuova casa. Come possa dire "balle" talmente enormi e trovare ancora gente che gli creda... solo Dio lo sa!

Succederà che quando Berlusconi si toglierà di mezzo, le cose saranno molto peggio di quando ha assunto il potere. E potrà dire che non è riuscito a fare di più e meglio perchè non ha avuto abbastanza tempo, o che le opposizioni gli hanno impedito di realizzare i suoi progetti... o che ha avuto addosso tutti i comunisti... nemici di Dio e del suo messia (lui stesso). "I suoi progetti" non c'è dubbio che nel frattempo li avrà realizzati... è che non ha realizzato "i nostri". Quanto sto chiedendomi da alcuni anni è: come fa la gente a non rendersi conto della situazione in cui ci sta cacciando questo Governo?

Non me la prendo con il Capo del Governo, lui fa il suo mestiere di imprenditore interessato a difendere le sue proprietà, opportunista venditore di fumo, megalomane psicopatico, barzellettiere e "ballista" come pochi altri... Dovrebbe stare in galera e invece ce lo troviamo Capo del Governo... Non me la prendo con Berlusconi, il suo orgoglio senza limiti lo fa vivere in un mondo in cui lui è convinto di essere al vertice e al centro dell'universo.... Non me la prendo con lui! È evidente: fintanto che gli battiamo le mani e ci guadagna pure con il mestiere che fa (è l'unico in Italia ad averci guadagnato 156 milioni di euro lo scorso anno, a differenza di tutte le altre aziende italiane) gli conviene tenersi stretta la sedia che occupa... Non me la prendo con lui...

Me la prendo con tutti i tirapiedi, i leccacu... gli omuncoli obbedienti prostrati ai suoi piedi, i professionisti dell'adulazione e del servilismo più abietto, i contorsionisti manipolatori della verità, bieche figure di immoralità pubblica, chiudono gli occhi, zittiscono la propria coscienza, negando l'evidenza e impedendo che si arrivi a sapere... Me la prendo con i telegiornali nazionali e i programmi Rai che tirano la volata a Mediaset, per la stupidità e l'immoralità che trasudano. Me la prendo con una caterva di personaggi meschini e senza onore: Emilio Fede, Bruno Vespa, Bel Pietro, Mimun, Vittorio Feltri, Gianni Riotta, Mario Giordano, Confalonieri, Paolo Bonaiuti, Bondi, Cicchitto, Gasparri, Renato Schifani... un'infinità di giornalisti, imprenditori e parlamentari che sistematicamente lo difendono, negando l'evidenza dei fatti... tutti i galoppini in adorazione davanti a lui, rapiti dalla sua parola.
Tutta questa gente meriterebbe di essere (passi l'esagerazione) "fucilata"... perchè non possono non essere più intelligenti di me e non possono non vedere quanto è evidente a un cieco.

don Franco Scarmoncin

Grazie Don Franco.
Mr. Bonobo

lunedì 1 giugno 2009

19 Luglio: manifestazione a Palermo con S. Borsellino



Per il 19 luglio di quest'anno, sarà una domenica, come 17 anni fa, sto organizzando qualcosa che impedisca a queglii sciacalli che occupano le nostre Istituzioni e ogni anno arrivano in via D'Amelio a fingere cordoglio ed assicurarsi così che Paolo sia veramente morto, di ripetere i loro riti di morte.
Grideremo loro di andare a mettere le loro corone funebri sulla tomba di Mangano, è quello il "loro" eroe.
Spero che saremo in tanti, e tutti con una agenda rossa in mano per ricordare i misteri che ancora pesano su Via D'Amelio, i processi che vengono bloccati appena arrivano a toccare gli "intoccabili", i mandanti di quelle stragi.
Da Via D'Amelio, con quell'agenda in mano, andremo al Castello Utveggio, il posto dal quale una mano, che non era la mano di una mafioso ma di chi con la mafia ha stretto un patto scellerato, ha inviato il comando che ha fatto a pezzi Paolo e la sua scorta.
Un giorno della nostra vita per Paolo e i suoi ragazzi che hanno sacrificato la loro vita per noi.
Sarà il giorno di inizio della nostra RESISTENZA,
una RESISTENZA che sarà fatta di azioni e non solo di parole,
una RESISTENZA che ci farà riappropriare del nostro paese e del nostro futuro

A presto
Salvatore Borsellino


Vorrei non avere più eroi. Siamo stanchi di commemorare. Vogliamo solo vivere.
Mr. Bonobo.

Salvatore Borsellino - Piazza Farnese - 28/01/2009 Roma:
Prima parte
Seconda parte