mercoledì 3 giugno 2009

Bollettino parrocchiale...



Voglio dare voce sul mio blog a Franco Scarmoncin, parroco di Mandriola comunità del comune di Albignasego. Nessuna testata giornalistica fino ad ora si è occupata di questo sfogo. Non che ci aspettassimo qualcosa di diverso dalla stampa italiana... Riporto dal bollettino parrocchiale del 20 maggio che potete scaricare nella versione integrale qui.

La gente è invitata a tirare la cinghia e a fare sacrifici, mentre i politici, i responsabili delle Ferrovie, dell'Enac (ex Alitalia), della Banca d'Italia, delle grandi Aziende nazionali, i parlamentari europei, gli amministratori pubblici se la passano alla grande.

Il Capo del Governo in questi giorni ha autorizzato l'acquisto di 131 nuovi caccia bombardieri per una spesa complessiva di 13 miliardi di euro... perché deve farsi bello di fronte al mondo: siamo anche noi una 'temibile potenza bellica.

Per novembre il Presidente Berlusconi farà il miracolo di dare a tutti i terremotati una nuova casa. Come possa dire "balle" talmente enormi e trovare ancora gente che gli creda... solo Dio lo sa!

Succederà che quando Berlusconi si toglierà di mezzo, le cose saranno molto peggio di quando ha assunto il potere. E potrà dire che non è riuscito a fare di più e meglio perchè non ha avuto abbastanza tempo, o che le opposizioni gli hanno impedito di realizzare i suoi progetti... o che ha avuto addosso tutti i comunisti... nemici di Dio e del suo messia (lui stesso). "I suoi progetti" non c'è dubbio che nel frattempo li avrà realizzati... è che non ha realizzato "i nostri". Quanto sto chiedendomi da alcuni anni è: come fa la gente a non rendersi conto della situazione in cui ci sta cacciando questo Governo?

Non me la prendo con il Capo del Governo, lui fa il suo mestiere di imprenditore interessato a difendere le sue proprietà, opportunista venditore di fumo, megalomane psicopatico, barzellettiere e "ballista" come pochi altri... Dovrebbe stare in galera e invece ce lo troviamo Capo del Governo... Non me la prendo con Berlusconi, il suo orgoglio senza limiti lo fa vivere in un mondo in cui lui è convinto di essere al vertice e al centro dell'universo.... Non me la prendo con lui! È evidente: fintanto che gli battiamo le mani e ci guadagna pure con il mestiere che fa (è l'unico in Italia ad averci guadagnato 156 milioni di euro lo scorso anno, a differenza di tutte le altre aziende italiane) gli conviene tenersi stretta la sedia che occupa... Non me la prendo con lui...

Me la prendo con tutti i tirapiedi, i leccacu... gli omuncoli obbedienti prostrati ai suoi piedi, i professionisti dell'adulazione e del servilismo più abietto, i contorsionisti manipolatori della verità, bieche figure di immoralità pubblica, chiudono gli occhi, zittiscono la propria coscienza, negando l'evidenza e impedendo che si arrivi a sapere... Me la prendo con i telegiornali nazionali e i programmi Rai che tirano la volata a Mediaset, per la stupidità e l'immoralità che trasudano. Me la prendo con una caterva di personaggi meschini e senza onore: Emilio Fede, Bruno Vespa, Bel Pietro, Mimun, Vittorio Feltri, Gianni Riotta, Mario Giordano, Confalonieri, Paolo Bonaiuti, Bondi, Cicchitto, Gasparri, Renato Schifani... un'infinità di giornalisti, imprenditori e parlamentari che sistematicamente lo difendono, negando l'evidenza dei fatti... tutti i galoppini in adorazione davanti a lui, rapiti dalla sua parola.
Tutta questa gente meriterebbe di essere (passi l'esagerazione) "fucilata"... perchè non possono non essere più intelligenti di me e non possono non vedere quanto è evidente a un cieco.

don Franco Scarmoncin

Grazie Don Franco.
Mr. Bonobo

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Complimenti davvero. Dovrebbe avere veramente più spazio una persona così.

Anonimo ha detto...

HO LETTO QUESTO COMMENTO DELLA DIOCESI DI PADOVA:
La Chiesa di Padova, in questo periodo di campagna elettorale, ha ribadito pia'esup1; volte la propria estraneita' da qualsiasi schieramento politico, consapevole della propria missione di evangelizzazione e di sensibilizzazione della coscienza verso tutti gli uomini, con riferimento chiaro e costante alla Dottrina sociale della Chiesa e in nome di quel ''bene comune'', cardine di ogni scelta che voglia dirsi eticamente ''politica''.
Chiamata ora in causa a proposito del testo contenuto nel Bollettino parrocchiale di Mandriola, datato 24 maggio 2009, pubblicato dal parroco don Franco Scarmoncin, la Chiesa padovana precisa che ogni persona e, di conseguenza, ogni parroco e' pienamente responsabile delle proprie opinioni e affermazioni, che non possono altresi essere attribuite alla Chiesa diocesana nel suo insieme.
La Chiesa e' chiamata a formare le coscienze e denunciare le ingiustizie, ma sempre nello stile del rispetto e del dialogo costruttivo, a partire dall'utilizzo di un linguaggio che non indulga a toni accesi od offensivi.
La Diocesi di Padova rinnova, quindi, a tutti, l'appello affinche', anche in questi ultimi giorni di campagna elettorale, si abbassino i toni delle polemiche e la dialettica politica sia riportata entro la prospettiva del bene comune e del rispetto delle persone.

E IO RISPONDO:
Questo commento della Diocesi di Padova non mi sembra una vera presa di posizione e rimane nel vago. Certo fa intuire il disappunto soprattutto per i toni accesi e offensivi del linguaggio di Don Scarmoncin, ma alla fin fine la Diocesi interviene o no? Si afferma: "la Chiesa padovana precisa che ogni persona e, di conseguenza, ogni parroco e' pienamente responsabile delle proprie opinioni e affermazioni, che non possono altresi essere attribuite alla Chiesa diocesana nel suo insieme".
Ma allora Don Simoncini, non esprimendo la Chiesa diocesana nel suo insieme, potrà in futuro continuare ad usare toni accesi ed offensivi come la Diocesi stessa riconosce?!

Mr. Bonobo ha detto...

@ Anonimo

E chi lo sa? L'importante è che Sacrmoncin l'abbia fatto. Cosa ne pensa la diocesi padovana che rappresenta la chiesa romana a me interessa poco...

ciao

Anonimo ha detto...

Elezioni europee, va benone! La coalizione di governo tiene alla grande! PDL + LEGA = 45,6% di elettori che sostengono Berlusconi, vi poiaccia o no!!!!
Il PDL in Italia resta il primo partito e perde pochissimo.
Il PD poverino prende una batosta e non sa anora in che gruppo europeo inserirsi, tanto è vero che pensa di crearne uno nuovo ... un altro! ultima cazz... non in sintonia col volere della gente!

Mr. Bonobo ha detto...

@ Anonimo

Scegliti un nick, almeno non devo parlare con un anonimo...
Hai letto il mio blog? Ti sembro un elettore del PD? Perchè se pensi questo ti sbagli di grosso. A me pare di capire che tu sia uno di quegli italioti (che poi sono la maggioranza) a cui piace essere sodomizzati sia dal PDL che dal PD che da qualunque altro partito. Vedi io non cerdo in questa politica. Non credo nella politica da stadio in cui ognuno si schiera infischiandosene dei contenuti. Se tu sei uno di quelli allora abbiamo poco da dirci. Se vuoi parlare seriamente sono qui. Ma non venire qui a festeggiare per una vittoria che non esiste. Guardati attorno. È la società intera che perde. I partiti vincono tutti. Loro sono la e ci guardano dall'alto. Noi siamo qui e abbiamo i nostri problemi quotidiani che rimangono gli stessi mentre gli anni passano. Ti saluto anonimo felice...

Anonimo ha detto...

L'anonimo felice ti riporta tre commenti che ritiene interessanti.

Qualcuno spieghi all'Unità che il Pd queste Europee le ha perse
“Il Pd contiene, Pdl giù” Dice un titolo dell’Unità (8 giugno) Una volta bisognerà spiegare la logica per cui chi perde sette punti “contiene” mentre è “giù” chi ne perde due!!
Lodovico Festa

Ciò detto, l'eccellente tenuta di una maggioranza che pure sta attraversando l'anno politicamente ed economicamente più terribile dell'ultimo mezzo secolo non deve indurre a facili appagamenti: resta molto da fare, e il programma elettorale che ha meritato a Berlusconi un ampio consenso prevede appuntamenti di grande impegno: la giustizia, il welfare, il mercato del lavoro, la formazione, il completamento del federalismo… È il momento di muoversi.
Marco Cavallotti

D’Alema, per ingraziarsela, disse che la LEGA è una costola della sinistra. Si sbagliava: la Lega è una forza popolare, che rappresenta quel popolo che la sinistra ha dimenticato, smettendo di frequentarlo.
Gli spazi di lavoro, per un’opposizione vera, che sappia costruire politica, ci sono, anzi, sono enormi. Ma per occuparli servono proposte e coesione, serve la volontà di costruire una maggioranza politica ed elettorale, coltivata presentando un’idea diversa d’Italia e d’Europa, non essendo affatto sufficiente sperare che arrestino o scomunichino i leaders che continuano a raccogliere la fiducia degli elettori. Non basta affatto, e mi pare che l’esperienza di Romano Prodi l’abbia ampiamente dimostrato, limitarsi a mettere assieme coalizioni “contro”.
www.davidegiacalone.it

Anonimo ha detto...

L'anonimo felice propone queste letture:

Malgrado i Katiuscia, il Pdl è più forte di prima
Scritto da Giovanni Alvaro

Una volta chi vinceva e chi perdeva veniva individuato dagli incrementi e dai decrementi di voti rispetto alle elezioni precedenti, o più semplicemente dai seggi conquistati. Oggi non è più così. Vince chi riduce le previsioni della sconfitta e perde chi non realizza quanto sperato o quanto, per tattica elettorale, veniva sbandierato a destra e a manca. In parole semplici: il PD che prevedeva di lasciare sul campo il 10%, avendo perso solo il 7% rispetto all’anno scorso o il 5% rispetto alle passate europee avrebbe vinto; il PdL che veniva dato sopra il 40%, avendo realizzato il 35% che è, comunque, un risultato superiore alla dote dei partiti confluenti, avrebbe perso. E’ una logica incredibile che cozza contro ogni regola di quella scienza che si chiama matematica e che chiunque sa utilizzare.
La verità è che non ci si rassegna all’evidenza dei fatti e si intende continuare sullo stesso terreno che del resto è obbligato fin quando alla testa del PD c’è Franceschini, fuoriclasse del nulla, difficilmente contrapponibile al leader Berlusconi, fuoriclasse del fare.

Si può dire ciò che si vuole, finanche che Franceschini abbia recuperato (!) anche 15 o 20 punti, e che il PdL ha perso 10 punti dagli ipotetici 45 propagandati, ma è un imbroglio che resisterà si e no il lampo di un mattino. Resta infatti la realtà di 29 seggi su 72 conquistati oggi dal PdL (40%) a fronte dei 25 su 78 delle elezioni precedenti (32%); mentre sul fronte del nulla si scende dai 24 seggi precedenti agli attuali 21. Ma che possiamo farci? La sinistra è fatta così: fa sempre il gioco delle tre carte nascondendo non solo la verità della vittoria del proprio avversario-nemico, come fa il bambino che chiude gli occhi convinto che così il ‘lupo’ non riesca a vederlo, ma anche la vittoria del proprio ’nemico-alleato’, quel Di Pietro che si è mosso da vero cannibale tutto proteso a dilaniare il proprio ‘benefattore’.
L’altra vittoria netta, non frutto di atteggiamenti cannibaleschi, ma conseguenza di un forte radicamento sul territorio e di una lealtà governativa che la sinistra non avrebbe mai pensato potesse resistere, è quella della Lega di Bossi che, così, rafforza e rende inattaccabile l’alleanza moderata fortemente cementata da programmi e obiettivi condivisi.
… il PdL, a differenza, di quasi tutti i partiti al governo nei paesi europei, ha retto bene l’urto dei katiuscia sparati, senza soluzione di continuità, dalle postazioni tenute dalla signora Veronica, da quelle tenute da Repubblica e L’Espresso (per citare solo gli apripista), e da quelle rappresentate dalle sentenze che esplodono ad orologeria prestabilita.

Come previsto il lodo Repubblica ha protetto Silvio Berlusconi e il Pdl dalla sconfitta elettorale e, come paventato (in un raro momento di lucidità) da Franceschini, ha determinato la disfatta del Pd.
Ancora una volta gli elettori italiani si sono armati di lapis e di sano cinismo, hanno espresso un voto opportunista, poco condizionato dall’emotività che la campagna del gruppo editoriale debenedettiano ha strenuamente condotto a colpi di indegni pettegolezzi.
La grancassa ipocritamente moralista della stampa di sinistra ha senza dubbio nociuto all’immagine internazionale dell’Italia senza comunque avere portato nessun vantaggio alla sua opposizione e le sue conseguenze andranno tutte a scapito del futuro diplomatico del governo.

www.perlascandinava.wordpress.com