Oggi tramite facebook sono venuto a conoscenza di alcune dichiarazioni rilasciate da Sonia Alfano riguardo il grave pestaggio ai danni di due carabinieri avvenuto a Grosseto da parte di alcuni "balordi", ragazzi che vanno dai 16 ai 19 anni (solo uno è maggiorenne). La domanda che mi sorge spontanea è: ma un ragionamento come quello di Sonia (mi permetto di scriverne solo il nome perché ci siamo anche già conosciuti su facebook essendo amici "virtuali") da cosa è dettato? Dalla rabbia del momento o dal fatto che siamo in campagna elettorale? Me lo chiedo perché ho profondo rispetto per il lavoro svolto da Sonia, per la sua persona, per la sua storia personale e per il fatto che la reputo una persona non superficiale. Non posso però fare a meno di notare che la dichiarazione rilasciata non si discosta per nulla da quella che avrebbe potuto rilasciare un Giovanardi qualsiasi. Sia ben chiaro, non sono qui a giustificare il gesto di questi ragazzini, perché per me sono e restano ragazzini vista l'età, però una volta tanto vorrei sentire soluzioni diverse a dei problemi che evidentemente persistono nella nostra società perché nessuno si è mai preso la briga di affrontarli seriamente e non facendo demagogia. Sonia ha dichiarto che questi ragazzi erano intenzionati ad uccidere, senza però prendere in considerazione l'alterazione che provocano alcune droghe di cui pare gli aggressori abbiano fatto abbondante uso durante un rave party. In questo caso, visto che la droga la fa entrare lo Stato con le sue mancanze, paradossalmente i ragazzi sono anche vittime oltre che carnefici. Sonia dichiara inoltre che le famiglie degli aggressori non avrebbero avuto nessuna parola di pietà nei confronti dei due militari, cosa non vera o da lei non risaputa visto che già il giorno successivo all'aggressione il giornale La Nazione di Firenze ne riportava alcune in cui si palesava la vicinanza ai due militari.
Si passa poi alle solite soluzioni che lasciano il tempo che trovano. Soluzioni tipo "pena esemplare e durissima", "legge sui rave party", eccetera eccetera. Come se questi "balordi" fossero i primi e gli ultimi, e come se fare una legge sui rave mettesse fine ai rave (che di già per se solitamente sono illegali visto la roba che vi circola), e ancor peggio come se questo tipo di punizioni mettesse fine allo spaccio e al problema della droga e dell'ancor più garave problema dell'alienazione giovanile, per l'appunto spesso causa dell'uso di dorghe e che è frutto di una società malata, profondamente edonista ed egoista che ci allontana dai giovani e dai loro problemi invece che avvincinarci e comprenderci. Come se a questo tipo di società non avessimo contribuito anche noi. Perché che sia chiaro, o partiamo dal presupposto di averli già persi questi giovani, già a 16 anni e allora va bene tutto, il carcere, le nervate e le celle di isolamento, bruciamo lo Zen e Scampia o le periferie del nord, oppure dobbiamo iniziare a pensare che la nostra società in toto, il nostro sistema carcerario (che è solo punitivo e mai rieducativo), problemi come la droga e la sua sempre maggior diffusione, sono problemi sociali di malagestione a livello umano voluta, problemi da mantenere tali perché fa comodo a qualcuno. Problemi la cui errata soluzione resta sempre quella di curarne gli effetti collaterali e mai le cause. Ecco, io vorrei che invece di punizioni ogni volta che c'è un fatto del genere (e ve ne saranno sempre e ancora se non facciamo qualcosa di concreto), si iniziasse a parlare di soluzioni e a prosi domande serie, del perché la droga entri così facilmente già nelle scuole (e anche nel parlamento italiano), del perché i genitori non hanno più tempo per seguire i propri figli perché troppo impegnati al lavoro, in una società che con i mezzi tecnologici che ha dovrebbe permettere di lavorare di meno e guadagnare di più e non il contrario. Del perché se si trova un Lapo Elkann in posseso di cocaina tutti lo perdonano e se ne rammaricano, e del perché un tossico qualsiasi come Cucchi o un ragazzo come Aldrovandi invece debbano morire. Spero che il mio messaggio venga recepito come costruttivo perché non è mia intenzione fare inutile polemica. È solo che certe cose dette da alcune persone con cui credo di condiviere alcuni valori mi lasciano perplesso e fanno si che io mi ponga degli interrogativi.
Autoimmobilisti
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A mano a mano che il “progresso” avanza a grandi passi, sta cambiando
sempre più radicalmente il rapporto fra l’uomo e la propria automobile,
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2 anni fa
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