giovedì 3 novembre 2011

La crisi economica e tutto il "resto"



Oggi al G20, fra risolini e pacche sulle spalle, il salvatore della patria, già premio Nobel per la pace Obama, ha parlato a Sarkfonzie e ai giornalisti mettendo in mezzo alla discussione sulla crisi economica il fatto che ci sia da risolvere la "questione" Iran.
Il bastardo semina, poco alla volta, i servetti sorridono e i coglioni applaudono in massa.

Inoltre, va detto che sentir parlare Obama sul come sia importante che l'Europa compia passi chiari per evitare che il contagio della "crisi economica" si espanda ad altri stati, è come sentir parlare di prevenzione dell HIV quella prostituta che infettava volontariamente i suoi clienti.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao.
mi ricordo che appena eletto Obama io avevo dubbi.
Nel senso che "sentivo" a pelle diffidenza, proprio perchè non sono razzista.
Ma tutti, tanti, troppi a rompermi i cosidetti perchè invece dovevo esultare ecc. seguendo le cosidette figherie da salotto buono della sinistra veltromatteorenziana del cavolo.
Invece avevo ragione io.
La prossima volta nel dubbio, ho ragione io e basta.
;)

Mr. Bonobo ha detto...

Non per vantarmi ma anche io l'avevo detto...

Anonimo ha detto...

In realtà adesso me ne vanto. E tu dovresti fare lo stesso.

Siamo stati lungimiranti in un mare di convenzionalismi da sinistra fighetta o da timori di essere razzisti.

A me Obama fa cagare e sua moglie con quel bel cognome da sit com (Jefferson) pure.

Una che fa finta di dedicarsi all'orto biologico...e che se tanto mi da tanto segue il principio enucleato proprio nella sit com I JEFFERSON...se un negro è povero è negro, se un negro è ricco è ricco...

L'UNICA COSA NUOVA ERA L'ETA' DI OBAMA NON IL COLORE DELLA PELLE...

Mr. Bonobo ha detto...

Mi spiace contraddirti Daniela, ma nemmeno il fattore età era cosa nuova. Kennedy era più giovane di Obbbama, ad esempio...

Obama è una delle peggio (o meglio) riuscte operazioni di marketing delle elite finanziarie.

Io prima di tutto penso alle conseguenze concrete che ci saranno.

Perché a fronte della positiva mobilitazione della lower class americana, ora grazie ad Obama, la sinistra americana che grazie alla capitolazione del sistema avrebbe potuto stravincere per il futuro, passerà la mano a favore di personaggi della destra anche radicale... niente male sti qua, niente male... con tanti ringraziamenti al negro* meno negro d'america. Non ci sono più i "negri" di una volta, purtroppo.

*Negro è sinonimo di speranza e non un offesa.

Anonimo ha detto...

Vero, dimenticavo Kennedy. Eppure lo sapevo, l'avevo sulla punta della lingua. Come un veleno da sputare, e quindi mi è sovvenuto che l'età "giovane" di Obama rispetto agli ultmini presidenti fosse una piccola novità. Dal 1963 è passato tempo, soprattutto per chi all'epoca non era nemmeno nato.
Il reset di Dallas ha fatto il resto.
Una cesura enorme, per quello vedevo l'età come nuova (fa parte del marketing kill yourself of course) assieme al fattore negro.

Roba da marketing come dici tu.
L'ultimo modo di abbindolare.

Per il prossimo VERO presidente di colore ci saranno ca**i da ca**re...

Mr. Bonobo ha detto...

Peccato che sia morto M. Jackson. Lui come credibilità all'americana ci stava tutto, ed avrebbe fatto felici bianchi e neri. A parte facili battute, c'è poco da ridere...
Ciao Daniela.