giovedì 21 luglio 2011

G8 Genova: l'inaccettabile Fini



I Carabinieri (fedeli nei secoli, ma a chi?) e la polizia sono, e sempre resteranno, al servizio dei potenti.

Sono l'ultima risorsa dei potenti da utilizzare in casi come quelli del G8 di Genova 2001. La repressione della Società Civile e il capovolgimento della realtà attraverso i media, in cui gli oppressi diventano oppressori, sono utilizzate come una mannaia per screditare agli occhi dei "dormienti" chi si sveglia e pone degli interrogativi seri su dove stia andando la nostra società. Accade sempre così. È accaduto in passato ed è accaduto in tempi più recenti, dalla Campania a Vicenza per la base militare Dal Molin, alla Val Susa.

La conferma che è un blocco organizzato, extranazionale, che combatte le ultime sacche di resistenza civile nel mondo, la si ha dal fatto che le cose funzionano così anche negli altri stati. Ed il numero identificativo li la polizia lo ha...


Nello spezzone tratto da Blob, Gianfranco Fini, uno dei mandanti delle torture alla Diaz prima e a Bolzaneto poi, e l'orami ex comunista col kashmir Bevtinotti. Fini dicevamo, quello stesso Fini che pochi mesi fa certa sinistra avrebbe visto bene come Premier, a riprova del fatto che il Movimento No Global, che già anni fa aveva intuito dove ci avrebbe portato questo tipo di società schiava del mercato, era ed è odiato da tutti i polituncoli dell'area neoliberista, praticamente tutti. Quello stesso Fini che poco fa fu acclamato dopo la sua partecipazione a "vieni via con me", insieme al pagliaccio Bersani, che invece di interessarsi davvero ai lavoratori, preferisce i salotti radical chic della tv generalista italiota.

Non dimentichiamo nemmeno che il "difensore" della Costituzione Di Pietro disse no alla commissione parlamentare d'inchiesta sui fatti del G8 di Genova, perché quando uno è un fascista servo del potere, tale rimane.

Gli esecutori materiali vanno puniti, ma i madanti prima di loro!!!


"La differenza tra dittatura e democrazia è che in democrazia prima si vota e poi si prendono ordini, in dittatura non dobbiamo sprecare il nostro tempo andando a votare."
(Charles Bukowsky)

mercoledì 13 luglio 2011

Grillo e la Casaleggio Associati un binomio che non piace



* Aggiornamento al 27/09/2011
Verranno aggiunte tutte le nuove censure provate. Si troveranno alla fine del suddetto post in ordine cronologico.

Ieri dopo la pubblicazione di un commento sul blog di Grillo c'è stata un'ulteriore e nuova conferma della censura che vige in quel blog. Infatti quando si vuol far notare che predicare alcune questioni giuste e sacrosante, ed alcuni valori, facendosi però rappresentare da una azienda come la Casaleggio non è proprio eticamente corretto, si viene cancellati e spesso, come nel caso del video allegato al post, si viene bannati ed impossibilitati a commentare. Questo soprattutto alle luci degli ultimi avvenimenti in cui è emerso che la Casaleggio Associati che Grillo dice non aver alcun potere decisionale all'interno del M5S, invece pare ne abbia eccome. A dirlo alcuni facenti parte il M5S stesso. Grillo ieri ha fatto questo post in cui invita le persone che hanno un blog ad aderire a questa piattaforma che guardacaso è della Casaleggio Associati. Nel suo blog un militante del M5S Milano chiede lumi:

"Come funzionano i filtri?

Chi ha accesso alla piattaforma "decisionale" di scelta degli argomenti/posts?
Come M5S Milano ti avevamo proposto una soluzione totalmente opensource senza possibilità di controllo da parte di chicchessia: attendo delucidazioni, altrimenti scusami ma preferisco restarmene su behchenepensi (se lo facciamo ripartire) o altrimenti usando gli ashtag di twitter
e poi concordo con chi dice che il post proprio non si capisce: sentir nominare la parola massoneria mi fa venire l'orticaria... dover pensare a quei cogxioni snob che si credono di saper tutto solo perchè han passato la vita a sfruttare gli altri mentre loro si occupavano di studiare i metodi per fottere il prossimo... ci vuole tanto, a esser geni, così..."

Perché Beppe Grillo che nella rete pone tanta fiducia, non parla più di open source come faceva prima di conoscere la Casaleggio Associati? Perché continua a lasciare che i gruppi dei MU si riuniscano sulla pattaforma Meetup che è a pagamento e che è legata ad aziende di dubbio valore morale, invece che spingere una delle mille soluzioni gratuite che la rete mette a disposizione? Perché invece di lavorare come promesso da più di un anno ormai, all'attivazione del portale per la democrazia diretta in cui si potranno votare le scelte del M5S, che ormai tutti i Grillini chiedono a gran voce, Grillo invece continua preferire soluzioni che sono inutili al M5S e molto utili al suo editore? Queste domande si aggiungono a quelle che molti internauti già conoscono, come la questione del microscopio per le nanopatologie con il Dott. Montanari, a cui Grillo non ha mai voluto rispondere.

Di seguito il commento censurato che ha portato al bannamento del nick "Despicable Me".



Di seguito la schermata dopo il passaggio dei carissimi cani da guardia del blog di Grillo.



Di seguito il commento censurato che ha portato al bannamento del nick "Bill Hicks", sotto a questo post di Grillo

Di seguito il blog di Grillo dopo la censura:

Di seguito il post di Joseph Grashüpfer censurato sul blog di Grillo. (scritto a commento di un post di Grillo in cui LUI denuncia la censura ai suoi danni).
Qui il blog dopo il passaggio della censura.


Ultimo post censurato sotto al passaparola di travaglio del 26/09/2011. Post  con Nick "Roger Verbal Kint.

martedì 12 luglio 2011

In missione di pace? Ci vadano i figli dei politici.



Non c'è più nulla da dire. Le missioni di pace sono una presa in giro. Le missioni di pace non esistono. A casa l'esercito italiano da tutti i territori di GUERRA nel rispetto dell'Art. 11 della Costituzione Italiana. I politici servi delle lobbies che ci mandino i loro figli in GUERRA, invece di piazzarli ai vertici dell'ACI.





Caduti (per il nulla) in Afghanistan ed Iraq (aggiornato al 25/07/2011).

Massimiliano Bruno
Giuseppe Coletta
Giovanni Cavallaro
Andrea Filippa
Enzo Fregosi
Daniele Ghione
Ivan Ghitti
Domenico Intravaia
Horatio Majorana
Filippo Merlino
Alfio Ragazzi
Alfonso Trincone
Alessandro Carrisi
Emanuele Ferraro
Massimo Ficuciello
Silvio Olla
Pietro Petrucci
Francesco Niutta
Matteo Vanzan
Antonio Tarantino
Davide Casagrande
Giovanni Bruno
Simone Cola
Nicola Calipari
Salvatore Domenico Marracino
Massimiliano Biondini
Marco Briganti
Marco Cirillo
Giuseppe Lima
Bruno Vianini
Michele Sanfilippo
Antonino Aiello
Nicola Ciardelli
Carlo De Trizio
Franco Lattanzio
Enrico Frassanito
Alessandro Pibiri
Massimo Vitaliano
Manuel Fiorito
Luca Polsinelli
Carlo Liguori
Giuseppe Orlando
Giorgio Langella
Vincenzo Cardella
Lorenzo D'Auria
Daniele Paladini
Giovanni Pezzulo
Alessandro Caroppo
Arnaldo Forcucci
Alessandro Di Lisio
Roberto Valente
Matteo Mureddu
Andrea Fortunato
Davide Ricchiuto
Giandomenico Pistonami
Massimiliano Randino
Rosario Ponziano
Concetto Gaetano Battaglia
Pietro Antonio Colazzo
Massimiliano Ramadù
Luigi Pascazio
Francesco Saverio Positano
Marco Callegaro
Mauro Gigli
Pierdavide De Cillis
Alessandro Romani
Gianmarco Manca
Francesco Vannozzi
Sebastiano Ville
Marco Pedone
Matteo Miotto
Luca Sanna
Massimo Ranzani
Cristiano Congiu
Gaetano Tuccillo
Roberto Marchini
David Tobini
... a chi toccherà domani?


lunedì 4 luglio 2011

Val di Susa, Black Block e vittime del sistema.



Premetto che io sono con i NO-TAV senza se e senza ma, se non altro per il profondo rispetto che nutro nei confronti di chi con coraggio, cercando di far valere i propri diritti costituzionali, si oppone a quello che ormai è un sistema a cui, putroppo, molti di quelli che credono combatterlo, sono invece funzionali.

La stupidità si paga.

Il cantiere era stato aperto, la storia era già finita sotto quel punto di vista.

Quello era il loro obiettivo per intascare i 620 mln. di euro, e subito, della comunità europea che, ricordiamolo, altro non è che il braccio con il quale i tecnocrati eletti da nessuno, impongono le loro opere di bene per il loro portafoglio.

C'erano le forze dell'ordine da giorni, in migliaia, che non aspettavano altro che questo, le telecamere dei tiggì pure, e naturalmente i "black poliziott", che in questi casi non possono mai mancare.

Chi è quindi sotto molti punti di vista lo stupido?

Perché diciamocelo, se sai come il tuo nemico si muove, e non sei comunque in grado di prevenire le sue mosse, allora sei un coglione perché lo assecondi.

Proclamare una manifestazione del genere in Val di Susa è stato un autogol clamoroso. Ce ne vorra di fatica per far passare poi la versione reale dei fatti, che come sempre girerà solo in rete.

Solo per fare un esempio, la manifestazione, poteva essere un sit-in di quelle 70.000 persone o più, se fatta in una città come Roma, raggiungibile da più persone, semplicemente sedute davanti al Ministero delle Infrastutture, fino alla resa, ad oltranza.

E poi, non vi dice niente il fatto che le manifestazioni che contano si facciano sempre al sabato o alla domenica???!!!

Certo, so bene che durante la settimana si lavora per portare a casa quella che ormai è una misera pagnotta, però è proprio questo un punto su cui ragionare.

Tu, "uomo libero", manifesta, ma mi raccomando; mai dal lunedì al venerdì, e se lo fai nei fine settimana, il lunedì ricorda di essere sempre al lavoro puntuale.

Ma dov'è la libertà? Per cosa si manifesta se non esiste la libertà reale?

Il punto è che viviamo nell'era del "fascismo del capitale", è lui il nemico, è lui la causa delle lotte a cui stiamo assistendo.

Lo consciamo, conosciamo lui, i suoi servi ed il suo modo di agire.

È ora di farsi furbi, è ora di cambiare metodo per non essere più funzionali al sistema.